Rimuovere tatuaggi, quando è possibile farlo e come

rimozione tatuaggiPuò capitare di pentirsi di un tatuaggio, fatto magari in passato in un momento della vita che non ci appartiene più, o che magari, guardandosi allo specchio, ci si rende conto che non si ha più lo stesso trasporto che si aveva un tempo per quel tatuaggio.
Possono essere svariate la motivazioni che spingono a voler rimuovere un tatuaggio: operazione non facile perché, come noto, in teoria i tatuaggi sono definitivi, a differenza del trucco permanente, e possono essere rimosso solo con interventi complessi ed invasivi.
Quali sono le strade che possono essere intraprese per farsi togliere un tatuaggio? Quando è possibile intervenire e con quali margini di risultato? Vediamo nel dettaglio tutte le soluzioni.

Rimuovere tatuaggio con il laser

È, questo, il modo più comune e popolare per rimuovere un tatuaggio permanente. Anche se è uno dei processi più efficaci risulta essere doloroso oltre che dispendioso dal punto di vista economico.
Per rimuovere un tatuaggio con il laser si deve intervenire con più sedute, a seconda delle dimensioni del tatuaggio: il laser interviene andando a rompere i pigmenti di inchiostro presenti che vengono poi dispersi nel corpo.
Non tutti i laser sono uguali, ce ne sono diversi tipi. I laser a nanosecondi sono stati usati per molti anni e forniscono impulsi di luce in nanosecondi. Oggi esistono laser per rimozione tatuaggi che forniscono la luce ancora più velocemente, in trilionesimi di secondo. Il costo del laser per togliere il tatuaggio dipende dalla dimensione dello stesso e, quindi, dal numero di sedute necessarie.

Coprire il tatuaggio

Se non si vuole intervenire con il laser, trattamento costoso e invasivo, si può optare per farsi coprire il tatuaggio. La scelta è duplice perché si può scegliere di farsi fare un nuovo tatuaggio sopra quello presente o, in alternativa, strada più diretta, in attesa di rimuovere con il laser si può usare un correttore per coprirlo. Si parla di correttori particolari che nascono appositamente con l’intento di coprire i tatuaggi.
Ovviamente non è una soluzione definitiva in quanto, come noto, non esistono rimedi casalinghi per la rimozione di un tatuaggio. Prima di optare per interventi di rimozione definitiva è bene appurare alcuni aspetti che possono fare la differenza.

Non utilizzare inchiostro rosso per il tatuaggio

I diversi colori dei tatuaggi sono assorbiti in modo differente dalla pelle, ogni colore ha la propria lunghezza d’onda come si chiama in termini tecnici. La maggior parte dei laser per cancellare tatuaggi presenti oggi in circolazione opera al meglio su coloro neri o blu. Altri colori, come il rosso e il giallo, possono essere particolarmente difficili da rimuovere.
In generale, i colori più difficili da rimuovere sono rosso, arancione, giallo, blu pallido; da ricordare poi che la rimozione laser di un tatuaggio non è raccomandata per le pelli più scure in quanto ciò può rimuovere il pigmento naturale della pelle e lasciare cicatrici bianche.

Rimozione tatuaggio fa male?

Ma togliere un tatuaggio con il laser fa male? Quando attacca l’inchiostro il laser attacca anche il pigmento della pelle. Farà male solo per alcuni istanti. Il trattamento deve essere eseguito preferibilmente presso uno studio medico e dovrebbe essere preceduto da una dose di anestetico locale.
Nel momento in cui il laser inizia a lavorare sulla pelle per togliere il tatuaggio, si può avvertire un odore di carne bruciata che non deve comunque preoccupare. La rimozione del tatuaggio è un processo che si basa sulla capacità del corpo di eliminare l’inchiostro dalla pelle. Non è poi così raro che il corpo impieghi più di un anno per eliminare completamente l’inchiostro.
Tra un trattamento e l’altro di rimozione laser tatuaggio è indispensabile lasciare alla pelle il giusto tempo per guarire; trattamenti troppo ravvicinati possono causare danni ed effetti collaterali permanenti alla pelle non consentendo al corpo di rimuovere l’inchiostro che è stato frantumato durante la sessione più recente. In media si parla di 3 mesi circa di intervallo tra un trattamento laser per togliere il tatuaggio e l’altro.